Il “budget” è uno strumento di pianificazione finanziaria che aiuta tenere traccia delle entrate e delle uscite di una persona singola, di una famiglia, o di un’azienda, permette di pianificare al meglio il proprio futuro e la propria situazione finanziaria.
Ogni persona o famiglia dovrebbe avere un budget per realizzare ciò che è importante dal punto di vista finanziario, che si tratti di risparmiare per l'università dei figli o andare in vacanza. Un budget efficace vi darà un quadro chiaro delle vostre entrate previste, uno sguardo dettagliato su dove spendete i vostri soldi e vi aiuterà a fissare e raggiungere obiettivi di risparmio realistici.
Creare un budget è relativamente semplice. L’obiettivo è quello di analizzare tutte le entrate e di stabilire un piano per tutte le uscite.
Il processo di base è il seguente:
1/ Classificare e sommare le entrate mensili previste da tutte le fonti (totale...
La gestione delle proprie finanze è fondamentale per raggiungere i propri obiettivi e per vivere una vita consapevole e sicura.
Potreste pensare di essere troppo giovani o troppo ricchi per tenere sotto controllo il vostro budget. Questo può essere giustificato, ma solo a breve termine. Quando arriverà il momento di pianificare le vostre finanze, forse potrebbe essere troppo tardi.Qualunque sia la fase in cui vi troviate, è necessario avere un piano di gestione dei propri soldi.
Avere consapevolezza della gestione dei propri soldi significa saper pianificare gli investimenti, i risparmi, le spese e altre attività personali.
Ogni giorno ci troviamo di fronte a decisioni finanziarie, possiamo trovarci di fronte a una cosa minima come l'acquisto del pane o una cosa piu importante come l’acquisto di una macchina, per questo è importante imparare a gestire il denaro fin da subito.
Alcuni studi hanno indicato che le finanze personali sono...
Ottobre è in tutto il mondo il mese dell’educazione finanziaria. Come siamo messi in Italia in tema di soldi e risparmi? Malissimo.
Per risparmiare, gli italiani risparmiano. Non lo dico io, lo dicono i dati. In Italia 1700 miliardi sui conti correnti. 1700 MILIARDI!
Quello che, invece, gli italiani continuano a fare poco o niente è investire i soldi risparmiati. Come mai accade questo? Per semplice, nuda e cruda, ignoranza.
Ma quale tipo di ignoranza incide particolarmente?
Giovanna Paladino, direttrice del museo del Risparmio, con altri due ricercatori della Banca d’Italia, Daniela Marconi e Marco Marinucci, ha cercato di indagare in uno studio la relazione che esiste tra competenze digitali, conoscenza finanziaria e decisioni di investimento.
E il risultato fa riflettere.
Le attese erano che più le persone ne sapessero di tecnologia e più volessero investire i loro soldi invece...
Ogni giorno il mercato presenta numerose trappole. Possiamo distinguerne due tipologie:
La differenza principale tra queste 2 tipologie di “trappole” sta nel fatto che la Bull Trap (letteralmente “Trappola del Toro”) intrappola gli acquirenti in un’operazione in perdita, mentre una Bear Trap (letteralmente “Trappola per Orso”) intrappola i venditori in un’operazione in perdita.
Fai attenzione alla Bull Trap (o trappola rialzista)! Di cosa si tratta?
Il termine “Bull Trap” indica un falso segnale operativo che viene generato durante un trend rialzista. Questo falso segnale lascia intendere che ci sarà una risalita del mercato. Ciò porta gli speculatori al rialzo ad aprire posizioni long.
Il problema è che, in realtà, il segnale rialzista è falso. Quindi il mercato, contrariamente alle aspettative,...
Probabilmente avrete già sentito parlare di Banche Centrali che aumentano o diminuiscono i tassi di interesse, ma vi siete mai chiesti come mai lo fanno?
Di base, lo scopo delle banche centrali è quello di regolare l’inflazione o la recessione, mantenendo, quindi, efficiente il flusso dell’economia.
Quando ci si trova nella fase in cui si ha un rallentamento della crescita e l’economia si avvia verso una recessione, allora la FED (ovvero la Federal Reserve) abbassa i tassi di interesse in modo tale da favorire la spesa e la produttività. Al contrario, nel caso in cui si verifichi una considerevole crescita della produttività e si manifesti il rischio di andare incontro ad un’inflazione, la Fed alza i tassi di interesse, nel tentativo di frenarla.
In parole povere, alzare o abbassare i tassi d’interesse permette alla banca centrale di incentivare o, al contrario, arginare...
La maggior parte delle persone NON si sta rendendo conto realmente delle implicazioni devastanti che stiamo vivendo a causa di inflazione e guerre.
Come già ripreso dalle testate giornalistiche nicolaporro.it (link all'articolo) e Finanza Online (link all'articolo) mentre la maggior parte delle persone DORME, i più grandi investitori al mondo corrono già ai ripari aprendo posizioni a manetta per proteggersi dal rischio di mercato.
Giovedì scorso c’è chi ha pagato $ 950.000, si avete capito bene 950MILA DOLLARI per comprare 50.000 opzioni che scommettono sul picco del VIX entro Marzo, con punte del VIX che potrebbero toccare i 140 entro fine Marzo. In altre parole, se avessero ragione, l'S&P500 potrebbe scendere fino a 2000. Non si sa se sia una persona o un fondo di investimento ad aver acquistato 50.000 opzioni call sui vari strike.
Qualcuno vede il...
In questi giorni più di una fonte ha parlato della forte probabilità di un "hard landing" quest'anno, ma prima di analizzare cosa sta accadendo in questi giorni, vediamo di capire quando e perchè si parla di "hard landing", e in cosa consiste.
Un “hard landing”, letteralmente un "atterraggio duro", si riferisce a un marcato rallentamento economico dopo un periodo di rapida crescita. Deriva dall'aviazione, dove si riferisce al tipo di atterraggio ad alta velocità che, sebbene non sia un vero incidente, è fonte di stress, nonché potenziali danni e lesioni, ed è una metafora usata nei mercati finanziari per economie ad alta quota che subiscono un brusco e improvviso freno alla loro crescita. Le economie che subiscono un hard landing spesso scivolano in un periodo di stagnazione o di recessione.
Il suo contrario, il "soft landing", fa riferimento ad un rallentamento del...
I Market Makers (o provider di mercato) sono generalmente dei brokers (intermediari) che operano in borsa comprando e vendendo azioni (o altri strumenti finanziari) per conto proprio.
Ottengono profitto sia sfruttando lo spread tra il bid e l’ask di un titolo, sia tenendo le quote azionarie nel corso delle giornate di negoziazione.
Le attività dei Market Maker contribuiscono molto alla liquidità di tutte le borse mondiali, e operano più o meno in tutti i mercati (Forex, obbligazioni, azioni, ecc.).
Che cos’è un Market Maker?
Un Market Maker è un broker registrato su una borsa valori (exchange) abilitato ad acquistare e vendere determinati titoli direttamente da altri operatori sul mercato.
Le borse valori (exchange) si affidano ai Market Maker per la regolare negoziazione delle azioni sottostanti, delle opzioni e di altri prodotti quotati sulle loro piattaforme.
Come guadagnano i Market Makers?
I Market...
Grafico dei rendimenti giornalieri dell' S&P500 dal 1995 ad oggi.
Il primo grafico dei rendimenti mostra le fasce di +/- 5 deviazioni standard. Il secondo grafico mostra le fasce di deviazione media di +/- 8. Durante gli ultimi due grandi mercati ribassisti, i movimenti giornalieri hanno superato le soglie definite dalle fasce. Quest'anno invece, l'andamento è stato circoscritto tra queste soglie. Il declino del mercato è stato eccezionalmente regolare ed è stato definito "slow pain trade".
Nella maggior parte dei precedenti mercati ribassisti l'indicatore z-score ha oltrepassato la banda inferiore di -3 deviazioni standard. Quest'anno non è successo, almeno per ora. Ciò è dovuto alla correzione regolare. Di conseguenza, la probabilità che possa verificarsi uno scenario peggiore è più elevata.
In...
L'estate scorsa Michael Burry ha lanciato l'allarme sulla "più grande bolla speculativa di tutti i tempi" e ha messo in guardia gli investitori che si erano lasciati prendere dall'euforia, avvertendoli che si stavano dirigendo verso la "regina di tutti i crolli".
A maggio, Burry ha segnalato che l'S&P 500 potrebbe scendere ancora fino a 1.900 punti nei prossimi anni, ovvero un altro 53%, sulla base di come si sono svolti i precedenti crolli.
Il gestore di fondi famoso per "The Big Short" ha condiviso uno screenshot di un grafico dell'S&P 500, che mostra come l'indice di riferimento del mercato azionario sia crollato del 18% rispetto al picco di dicembre, nonostante i numerosi rally di quest'anno.
Secondo Burry il boom del mercato potrebbe essere finito, le azioni sono dirette verso il basso e qualsiasi ripresa potrebbe essere di breve durata.
Anche Jeremy Grantham, altro investitore storico dei mercati, ha definito il recente rialzo delle azioni come un...
50% Complete
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.