L’ETF degli ETF

E’ uno dei ETF più popolari e va a replicare l’indice S&P500: stiamo parlando dello SPY, definito anche l’ETF degli ETF.

L’ETF (exchange traded fund) denominato SPY replica l’indice S&P500, ed è stato il primo fondo indicizzato quotato nelle borse statunitensi, nell’ormai lontano ’93.

Premessa: l’indice S&P500 comprende le 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, e costituisce uno dei principali parametri di riferimento del mercato azionario statunitense, che gli investitori usano per formarsi un’opinione sull’andamento della borsa e sul suo stato di salute, ma anche sullo stato di salute dell’economia americana in generale.

Gli ETF vengono negoziati in modo simile alle azioni, e a seconda del paese di residenza gli investitori possono comprare e vendere direttamente quote dello SPY tramite il loro broker, inclusa anche la vendita allo scoperto, oppure possono entrarne in possesso mediante l’uso di altri strumenti finanziari.

Prezzo e spesa annuale

Il prezzo di una quota dello SPY dovrebbe essere di 1/10 rispetto a quella dell’indice S&P500.

Se ad esempio l’indice S&P500 quotasse 5000 allora una quota dello SPY dovrebbe essere scambiata a circa 500.

Non è l’unico ETF che replica l’indice S&P500, e non è nemmeno quello con la spesa annuale più bassa, ma resta il preferito dagli investitori.

• Perché?
• Come valutare la spesa annuale?
• E quali sono le piattaforme che ci aiutano ad analizzarne i dati, e a definire un eventuale piano d’investimento con questo ETF?

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