Se con il trading si guadagna, perchè non lo fanno tutti...?

Il primo passo per cambiare la propria condizione è essere messo davanti alla realtà così com’è. E’ dura certo, ma è necessario per prenderne atto.

Prima di dedicarmi al trading ho vissuto tutti i quadranti del cashflow. Sono stato dipendente, poi consulente, poi imprenditore e attualmente sono sia imprenditore che investitore. Quando ho iniziato andavo a lavorare a Pomezia, quindi ogni giorno andavo in macchina da Roma fino a Pomezia svegliandomi alle 06:00 per uscire di casa alle 06:50 e iniziare a lavorare alle 08:00. Stavo nella ruota del criceto.

Anni dopo sono tornato a lavorare a Pomezia come imprenditore, ero socio di un’azienda di elettronica. Anche in quel caso però ero nella ruota del criceto, dell’imprenditore questa volta. Sì, esiste anche quella. 

Se l’imprenditore lavora 24 ore al giorno e alla fine tira fuori uno stipendio che è uguale a quello che avrebbe un dipendente, non ha senso.

Racconto tutto questo per spiegare come mai molte volte mi permetto di dare consigli e di pronunciare frasi che vengono interpretate come provocatorie. Il punto è che il primo passo per cambiare la propria condizione è essere messo davanti alla realtà così com’è. E’ dura certo, ma è necessario per prenderne atto.

Al momento non vivo più a Roma, mi sono trasferito a Las Palmas con tutta la famiglia e vivo di trading.

Quello su cui voglio porre l’attenzione è una frase che mi sento ripetere spesso, soprattutto quando pubblico i resoconti della mia operatività in cui dimostro che si può vivere di trading, ovvero “Se con il trading è facile avere una rendita, perchè non lo fanno tutti?”. 

La prima cosa da chiarire è che nessuno ha mai detto che sia facile. Servono studio e impegno, soprattutto nella prima fase. Il mio percorso MyTradingWay, è nato proprio con l’intento di velocizzare la prima fase di apprendimento. Inoltre è necessario essere costanti. 

Tempo fa ho letto un libro di Roberto Re in cui raccontava una storia molto interessante. I protagonisti sono un vecchio saggio e benestante ed un giovane che vuole arricchirsi. Il giovane chiede al vecchio come fare per diventare ricco, vorrebbe da lui un consiglio. Il vecchio gli chiede di prendere dei giornali e di ritagliarli nel formato delle banconote. Gli dice di procedere così per un mese e poi di tornare da lui con le banconote tagliate. Il giovane arrivato intorno al migliaio di ritagli si ferma chiedendosi che senso abbia. 

Quando un mese dopo incontra nuovamente il vecchio egli gli chiede quante banconote è riuscito a tagliare, e contandole insieme arrivano a 1000. A questo punto il vecchio chiede al giovane quanto guadagna attualmente con il suo lavoro, e il giovane risponde 1000€.

La morale di questa storia è che il numero di ritagli del giovane corrisponde al suo guadagno, e anche all’impegno e alla costanza che sarebbe intenzionato a metterci per diventare ricco, e ovviamente non bastano. 

Quindi perchè non lo fanno tutti? Perchè è necessario essere costanti, e non sono tanti quelli realmente disposti ad esserlo. Molte volte si tratta di un approccio legato alle proprie abitudini scorrette, su cui è difficile intervenire. Tuttavia l’impegno nello studio è fondamentale. E’ necessario crearsi nuove abitudini.

Negli anni '90 andavo al mare da Roma a Ladispoli, passando dall’autostrada Roma-Civitavecchia e pagando il casello. Tutti i sabati e tutte le domeniche c’erano sempre delle file enormi, tutta la gente che andava o tornava dal mare in fila per pagare il casello. Io passavo a fianco di tutti e mi evitavo la fila perchè usavo il fastpay, quindi pagavo con il bancomat. 

Mi chiedevo sempre “Ma è possibile che tra tutte queste persone nessuno abbia un bancomat??”

Negli ultimi anni mi è ancora capitato di passare di lì andando a Ladispoli, e di sabato e di domenica in estate c’è ancora la fila al casello. Certo, ora c’è il Telepass e gli altri servizi, ma nonostante questo c’è ancora la fila per tutti quelli che pagano cash.

Se si guadagna, perchè non lo fanno tutti? Probabilmente perchè non hanno voglia di informarsi per scoprire che esiste un’alternativa migliore. E’ più facile essere ignoranti che impegnarsi.

Close

50% Complete

Two Step

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.