Cosa sono i “Dividend Aristocrats”

aristocrats nobl s&p500 Feb 17, 2020

Tutti vorrebbero conoscere i titoli azionari più sicuri, quelli su cui sbagliare non è impossibile ma sicuramente sono tra i più affidabili. Un trader navigato può attingere dalla sua esperienza e avere più possibilità di scovarle ma  un principiante, già spaesato dalle mille informazioni, è lasciato spesso solo e trovare le aziende giuste non risulta affatto semplice.

Quindi cosa fare in questi casi? Come costruire un portafoglio di titoli dalle TOP performances?

Appellarsi alla statistica è sempre qualcosa di ottimo nel trading! Sappiamo bene che i “backtest“ sono fondamentali per conoscere il comportamento di titoli e indici e quindi sappiamo anche bene come la storia, e quindi la statistica, sono degli indicatori importanti per il futuro.
Certo di sicuro non c’è nulla, ma sapere che una cosa succede SEMPRE o MAI (o perlomeno quasi sempre e quasi mai) è molto meglio che “sperare che succeda”.

Stiamo parlando dei “Dividend Aristocrats”, ovvero quel gruppo di aziende all’interno del paniere S&P 500 che nell’ultimi 25 anni hanno staccato il loro dividendo sempre con un valore maggiore da quello precedente. Insomma quelle che crescono sempre e che quindi fanno felici gli azionisti. Le loro impressionanti performance di crescita dei dividendi rendono Dividend Aristocrats alcuni dei titoli azionari più interessanti da possedere.

Lanciato il 2 maggio 2005 da Standard & Poor's con il nome S&P 500 Dividend Aristocrats (NOBL) oggi include 64 aziende e l’ elenco viene riesaminato ogni anno a gennaio. Per qualificarsi come Dividends Aristocrats, una società deve soddisfare tutti e quattro i seguenti criteri:

  • Appartenere al paniere S&P 500.
  • Ha aumentato il dividendo base per azione (esclusi i dividendi speciali ) ogni anno per almeno 25 anni consecutivi.
  • Avere una capitalizzazione di mercato minima float-adjusted (escluse le azioni "strettamente detenute" di proprietà di insider o fondatori) di almeno 3 miliardi di dollari
  • Media di almeno 5 milioni di dollari, in valore negoziazioni giornaliere delle azioni, nei tre mesi precedenti.

Da notare che i criteri sopra indicati si basano sulla capitalizzazione di mercato e il volume degli scambi. Le società incluse devono essere sufficientemente grandi e il loro volume di azioni deve essere abbastanza consistente da soddisfare la domanda di milioni di potenziali investitori. Inoltre, i requisiti richiesti tendono a non permettere un gran turnover di aziende, quindi solo le più grandi aziende con molti anni di risultati e crescita possono farcela realmente ad entrare. 

Tuttavia esistono occasionalmente degli altri criteri utilizzati che hanno il fine di sistemare casistiche estreme, per esempio:

  • Il paniere dei Dividend Aristocrats non può mai scendere al di sotto di 40 aziende. Se in qualsiasi momento, meno di 40 titoli soddisfano i requisiti di cui sopra, l'indice può includere titoli con almeno 20 anni, invece che 25, di aumenti di dividendi consecutivi per arrivare al minimo di 40 titoli. Se più di uno si qualifica, vengono scelti per primi quelli con il rendimento da dividendi più elevato .
  • Un singolo settore potrebbe non avere un peso eccessivo. Se un settore vale oltre il 30% dell'indice, S&P seguirà la stessa metodologia di cui sopra, aggiungendo titoli al di fuori di quel particolare settore con almeno 20 anni di crescita dei dividendi nell'indice, il tutto per ridurre la concentrazione in quel settore a meno del 30 %.

Storicamente parlando, queste aziende sono un buon investimento e questo è assolutamente certo. Infatti, gli investitori appassionati di dividendi, apprezzano le fonti di reddito affidabili e quindi, le società che pagano un dividendo e sono riuscite ad aumentarlo per almeno 25 anni, sono grandi opportunità di investimento. 

Oltre ai criteri molto rigidi dell' indice Dividend Aristocrats, queste società tendono anche a condividere altre caratteristiche. Spesso sono leader nei loro settori con vantaggi competitivi durevoli, operazioni che generano flussi di cassa forti e affidabili e tengono traccia dei record di generazione di rendimenti annuali impressionanti per lungo termine.

I dati lo indicano chiaramente: dal 2009 al 2018, l'indice Dividend Aristocrats ha generato una media di rendimenti totali annui del 14,65%. 

Potrebbe non sembrare molta differenza, ma se si somma nel tempo la cosa diventa interessante. Supponiamo che tu abbia investito 10.000 dollari nell'indice Dividend Aristocrats nel 2009 e abbia mantenuto il tuo investimento fino al 2018 ecco cosa sarebbe successo:

FONTE DEI DATI: INDICI S&P DOW JONES. GRAFICO DELL’AUTORE

Il grafico mostra i rendimenti effettivi anno per anno dal 2009 al 2018 sia dell'indice S&P 500 che dell'indice dei Dividend Aristocrats. Non solo un investimento da $ 10.000 sarebbe cresciuto a $ 39.000 in quegli anni, ma avrebbe anche generato rendimenti di quasi $ 5.000 in più rispetto a lo S&P 500 nello stesso periodo.

I Dividend Aristocrats, come altri titoli di dividendi di alta qualità, possono anche aiutare a ridurre la volatilità del portafoglio. Ciò può essere particolarmente utile per proteggere il valore delle attività durante le turbolenze del mercato, in particolare le flessioni al ribasso, quando i prezzi delle azioni possono calare rapidamente.

Questo non vuol dire che i titoli di Dividend Aristocrats non potrebbero crollare durante la prossima flessione del mercato, tuttavia, come gruppo, tendono a soffrire di meno e a recuperare più rapidamente. Questo accade perché spesso gli investitori li riconoscono come investimenti più sicuri e di alta qualità che vale la pena possedere durante le recessioni o l'incertezza economica.

L' ETF ProShares S&P 500 Aristocrats ( NYSEMKT: NOBL ) è un fondo indicizzato a basso costo basato sulla lista completa dei DIVIDEND ARISTOCRATS.

Oltre a cogliere facilmente i potenziali rendimenti del DIVIDEND ARISTOCRATS come gruppo, gli investitori nell'ETF ProShares Aristocrats beneficiano anche di una minore volatilità. Come gruppo, si dimostrano molto meno volatili rispetto allo stock medio, in particolare durante le recessioni del mercato azionario.

 
Autore:
 
Angelo Mileto
 
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