Primo di due articoli sui fattori che determinano il valore delle opzioni. Definizione dei valori intrinseco ed estrinseco.
Il valore di un'opzione finanziaria è determinato da tre fattori principali: il valore intrinseco, il tempo e la volatilità. Con valore si intende la cifra che si paga o si incassa per l'acquisto/vendita di un'opzione, quindi in sostanza il premio.
In questo e nel prossimo articolo analizzeremo le nozioni base di ciascun fattore. Iniziamo con la definizione di valore intrinseco e valore estrinseco.
La determinazione del valore intrinseco dipende dallo strike dell'opzione (il prezzo di esercizio) e dal prezzo del titolo sottostante. Per le CALL esso deriva dalla sottrazione tra prezzo del titolo e strike dell'opzione, quindi:
Prezzo del titolo - Strike dell'opzione = Valore intrinseco
Facciamo un esempio:
Siamo interessati al titolo ABC che attualmente quota 64 USD, e decidiamo di comprare una CALL con strike ITM a 60...
Vediamo il significato dei termini ATM, ITM e OTM, che si usano in riferimento al prezzo di esercizio dell'opzione finanziaria, lo strike.
Questi sono usati per indicare quanto il prezzo dello strike si avvicini o si allontani dal prezzo del titolo sottostante, e la loro definizione varia a seconda che si faccia riferimento alle opzioni CALL o alle opzioni PUT.
ATM
ll termine è acronimo per At The Money, e si usa se lo strike è uguale al prezzo del titolo.
Se ad esempio un titolo di nostro interesse attualmente quotasse 50 USD e volessimo acquistare o vendere un’opzione ATM, questa dovrebbe avere lo strike a 50. Che si parli di CALL o di PUT la definizione è la stessa, ma questa regola non vale anche per gli altri due termini.
ITM
ll termine è acronimo per In The Money, e si usa per indicare quando lo strike è "all'interno" del prezzo del titolo sottostante. Come abbiamo appena accennato, il valore di...
Introduzione e definizione delle opzioni finanziarie: cosa sono, a cosa servono e le nozioni base.
Un’opzione finanziaria è un contratto che da il diritto di acquistare o vendere il sottostante ad un prezzo specifico, per un determinato periodo di tempo. Un'opzione si può comprare o vendere, e ciò comporta l'acquisto o la vendita del diritto di agire a proprio vantaggio sul sottostante. Il vantaggio è determinato dal prezzo.
Se si compra il diritto si può decidere se, alla scadenza dell’opzione, si vuole comprare o vendere il sottostante a proprio vantaggio. Se si vende il diritto ci si assume l’obbligo, sempre alla scadenza dell’opzione, di comprare o vendere in base al vantaggio di chi ha comprato il diritto.
Lo strike di un'opzione, detto anche prezzo di esercizio, può essere uguale, maggiore o inferiore al prezzo del sottostante, a cui fa riferimento.
La scadenza indica la durata...
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