L'indice VIX e la volatilità del 2022

Nonostante l'aumento della volatilità che si è verificata nel mercato azionario durante i primi cinque mesi del 2022, la risposta dell'indice VIX è stata davvero anomala. 

L'indice di volatilità VIX stima la volatilità attesa a 30 giorni del mercato azionario statunitense analizzando i prezzi delle opzioni call e put dell'indice S&P 500 su vari prezzi d'esercizio. Le opzioni con scadenze comprese tra 23 e 37 giorni sono utilizzate per calcolare il prezzo dell'indice VIX. Sebbene questa misura ci dia un'idea delle aspettative del mercato sulla volatilità futura, non ci fornisce un quadro completo.

Attualmente esistono 9.547 contratti di opzione put e call quotati sull'indice S&P 500, con scadenze che vanno da 1 giorno a 5 anni, con l'ultima scadenza quotata il 17 dicembre 2027. Ciascuna di queste opzioni ha una propria volatilità implicita che ne determina il prezzo. In generale, più alta è la volatilità implicita di un'opzione, più alto è il suo prezzo. Ad esempio, l'indice VIX misurava 28,71 il 30 giugno 2022, il che implica un movimento giornaliero dell'indice S&P 500 di circa l'1,8%. Questo valore viene calcolato dividendo l'attuale livello dell'indice VIX per 16, il che significa che un livello dell'indice VIX pari a 16 equivale a un movimento giornaliero atteso dal mercato del +/- 1%.

Skew delle opzioni

Il grafico seguente mostra la volatilità delle singole opzioni in tre diverse date di scadenza: 19 agosto 2022, 30 dicembre 2022 e 16 giugno 2023.

 

Come possiamo vedere, la volatilità implicita di ciascuna opzione varia in modo significativo a seconda del prezzo di esercizio.

La volatilità implicita aumenta tendenzialmente in modo più significativo quando il prezzo d'esercizio si abbassa. Si tratta di un fenomeno chiamato skew, nato dopo il Black Monday Crash del 1987. Lo skew implica che le opzioni con prezzi d'esercizio inferiori al prezzo attuale sono più costose di quelle con prezzi d'esercizio superiori. Ecco perché costa di più assicurare il proprio portafoglio da un crollo che da una salita.

Il livello di queste diverse volatilità implicite cambiano quotidianamente a causa delle aspettative degli investitori sui futuri rendimenti dei prezzi. Se gli investitori sono spaventati, tendono a cercare protezione dal ribasso. Quando gli investitori sono più rialzisti invece, tendono a investire in opzioni che pagano in caso di grandi rialzi e si concentrano meno sul rischio di ribasso.

Il grafico seguente illustra l’indice VIX prima e dopo il crollo del lunedì nero del 1987.

 

La volatilità nel 2022

L'assenza di un aumento significativo della volatilità implicita quest'anno, nonostante l'ampio sell-off del mercato, è piuttosto insolita.

Dal lancio dell'indice VIX il 19 gennaio 1993, l'indice S&P 500 ha registrato 53 periodi di 6 mesi in cui il prezzo è sceso tra il 20% e il 25%. Il livello medio dell'indice VIX alla fine di questi cali semestrali è stato di 37,37 e l'indice VIX è aumentato in media dell'88% durante gli stessi periodi.

Al 30 giugno 2022, l'indice S&P 500 è sceso del 20,5%, esclusi i dividendi. Il 30 giugno l'indice VIX ha chiuso a 28,71, nove punti, o il 23%, in meno rispetto al livello medio di chiusura, a fronte di cali storici tra il 20% e il 25%.

La chiusura dell'indice VIX al 30 giugno è stato il secondo più basso degli ultimi 22 anni. Ci sono stati solo tre periodi semestrali simili in cui l'indice VIX ha chiuso a un livello inferiore: il 15 marzo 2001 e il 28 e 29 giugno 2022, che hanno segnato la chiusura dell'indice VIX più bassa in assoluto per un calo di questa natura.  Sei mesi dopo la chiusura del 15 marzo 2001, il 20 settembre 2001, l'indice VIX ha raggiunto un massimo di 43,74 mentre l'indice S&P 500 è sceso di un altro 16% tra marzo e settembre 2001.

A causa dell'assenza di un aumento della volatilità implicita nel 2022 rispetto a quanto avvenuto in occasione di analoghe flessioni storiche del mercato, gli investitori che hanno utilizzato le opzioni put per coprire un ribasso dell'S&P 500 probabilmente non hanno ottenuto la risposta che cercavano dalle loro coperture.

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Fonte: CBOE

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