Il cigno nero

Il cigno nero è l'evento che nessuno si aspetta che provoca un crollo dei mercati, come ad esempio l’attacco delle torri gemelle nel 2001, oppure la crisi dei mutui subprime. E’ l’imprevisto che vi brucia il conto.

La cosa importante che bisogna sempre tenere a mente è che può succedere a chiunque in qualsiasi momento. Se ad esempio fallisse una grossa banca e la borsa crollasse del 50%, il vostro conto in che modo ne verrebbe fuori da questa situazione? Io ho fatto questo test sulle posizioni che ho attualmente a mercato, ho calcolato cosa accadrebbe se tutte subissero un calo del 50%. Al momento ho varie posizioni aperte, con la Married PUT, con la Sell PUT, e con gli spread sulle materie prime. Dai calcoli è risultato che la mia perdita massima in caso di crollo del 50% sarebbe del 4%. 

Attenzione non sto parlando di stop loss, e prima di proseguire vorrei aprire una parentesi al riguardo. Lo stop loss non vi salva. Supponiamo che abbiate comprato un titolo e questo iniziasse a crollare, tutti lo vogliono vendere e anche voi, ma non ci riuscite. Se il titolo è in ribasso non lo vuole comprare nessuno, se non ad un prezzo stracciato, ed è lì che si realizza la vostra perdita. C’è chi sostiene di riuscire a salvarsi perchè chiude le posizioni in giornata, ma per quanto mi riguarda quello non è il tipo di operatività che io definirei come trading. Quello è investire a tempo, è scegliere di passare gran parte del giorno davanti ad un monitor. Ma dovendo stare 8 ore davanti ad un monitor mi trovo un altro tipo di lavoro con una remunerazione più sicura.

Per me il trading deve essere sinonimo di libertà, la possibilità di dedicarcisi solo 5 minuti al giorno per controllare che sia tutto a posto. 

Quindi, se vi svegliaste scoprendo che si è verificato un crollo generale del 50%, cosa potreste fare? Non potreste vendere senza subire una perdita, visto che tutti come voi vorrebbero vendere. Inoltre un altro aspetto che si dovrebbe considerare è la leva, perchè con una leva eccessivamente alta la perdita si moltiplica. Investire con leva 100, come molti suggeriscono di fare, non è trading, è scommettere. Tanto vale andare in un casinò. Stesso discorso per il trading sulle criptovalute, che non è regolamentato. Bisogna fare una netta distinzione tra mercati e strumenti regolamentati e non. 

Torniamo ora al 4% di cui vi ho accennato sopra. Quello che dovreste fare se avete delle posizioni attive è calcolare in caso di crollo del 50% a quanto ammonterebbe la vostra perdita di capitale. Mi sto riferendo al nozionale, cioè alla cifra che muovete quando state operando. 

Riguardo alla mia situazione, c’è da considerare che questo è un periodo particolare, poichè essendo vicini alle vacanze estive questo è il momento in cui si iniziano a chiudere le posizioni, come succede anche a dicembre. Attualmente infatti non ho molte posizioni aperte per cui non sto investendo gran parte del mio capitale, anche se in generale comunque non supero mai il 60%.

Il 4% che perderei nel caso in cui si verificasse il cigno nero lo dovrei recuperare realizzando un +4,16%. Esiste una tabella molto utile che indica per ogni percentuale di perdita il relativo profitto che si dovrebbe ottenere per ritornare alla situazione iniziale. Se ad esempio subissi una perdita del 5% per recuperare dovrei fare il 5,26%, se invece la perdita fosse del 10% dovrei fare l’11%. Fin qui la situazione per quanto negativa è ancora recuperabile. Ma se perdessi il 30%? Allora per recuperare dovrei ottenere il 42% . E’ molto improbabile riuscirci.

La mia perdita massima del 4% è dovuta al tipo di operatività che pratico. Attualmente mi muovo in tre direzioni diverse: Spread sulle materie prime, Sell PUT Loop e Married PUT. 

La Married PUT è una strategia che mi consente di fissare la perdita a priori a prescindere dall’andamento del mercato. Questo perchè non si usa lo stop loss ma si compra un’assicurazione sul titolo che protegge dalla discesa del prezzo. Si può scegliere di assicurare il titolo al prezzo al quale lo si è acquistato, oppure si può scegliere un prezzo inferiore, in ogni caso non si può perdere di più di quanto si è definito all’inizio, qualsiasi cosa succeda. Inoltre si può tamponare il costo dell’assicurazione con la gestione della posizione, o con i dividendi, se previsti.

La Sell PUT invece è una strategia un po’ più aggressiva. Come spiego nel mio corso, con questa strategia è bene tenere sotto controllo il nozionale. Per spiegarne il funzionamento faccio un esempio con Twitter.

Supponiamo che attualmente sia quotato a 37, vendo una PUT OTM a 34 con scadenza a settembre, ed ottengo un premio di 90$. 

Questo tipo di operazioni di solito ha una percentuale di successo del 90%, tuttavia il titolo prima della scadenza potrebbe comunque subire un calo del 50%. In quel caso crollerebbe a 18,5 e io verrei assegnato, con l’obbligo di acquistare il titolo a 34. Perderei 1405 dollari circa per opzione. Ipotizzando che io abbia un capitale totale di 10.000 dollari e che abbia venduto più  opzioni su Twitter andrei a perdere una percentuale molto importante se non tutto il capitale. Per questo motivo ribadisco che per questo tipo di operatività è necessario controllare il nozionale, ed è per questo che nel corso sulla Sell PUT Loop ho dedicato una sezione alla gestione dei rischi.

Comunque si tratta di una strategia che io utilizzo e che è sempre meno rischiosa dell’azionario. Se infatti invece della vendita della PUT io avessi comprato Twitter avrei subito una perdita più alta, considerando che con la PUT anzichè da 37 sono partito da 34 e in più ho incassato un premio all’inizio.

Anche se lo sconsiglio, alcuni miei studenti con la Sell PUT arrivano anche al 10% al mese, che non è l’ideale perchè aumentano i rischi. Di solito con questa operatività si dovrebbe rimanere sul 5%-8% massimo.

Dello Spread sulle materie prime intendo approfondire il discorso prossimamente, ma di base si tratta di comprare e vendere con un’operatività stabile.

Quindi ricapitolando, tenete sempre sotto controllo il nozionale, non affidatevi allo stop loss e ricordate che il cigno nero potrebbe capitare in qualsiasi momento. 

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