Effetto domino

Foto di Geralt da Pixabay

La banca centrale americana vuole un'economia forte, ma sostenibilità è la parola d'ordine. La Fed ha un doppio obiettivo: massimizzare il tasso di occupazione del lavoro e tenere i prezzi ai consumi sotto controllo. Il mercato del lavoro e l'economia in generale hanno avuto una ripresa impressionante dai minimi della pandemia, grazie anche a un forte programma di incentivi, ma come risultato i prezzi sono aumentati del 7,9% - il più alto tasso di inflazione degli ultimi 40 anni.

Mercoledì 16 Marzo la Federal Reserve ha approvato il primo aumento dei tassi di interesse dal 2018, una manovra graduale necessaria per affrontare l'inflazione senza danneggiare la crescita economica.

Il FOMC (Federal Open Market Committee) ha annunciato che aumenterà i tassi di 25 punti base. Questo porterà il tasso in una fascia di 0,25%-0,5%. 

Cosa significa per le tasche dei consumatori? 

Il meccanismo è relativamente semplice: Aumentando il tasso dei fondi federali la Fed scatena un effetto domino. Direttamente o indirettamente, la mossa porterà i costi di finanziamento ad aumentare per molte forme di prestito e di credito ai consumatori. In teoria, questo rallenta la domanda di beni e frena l'inflazione.

I consumatori si sentono già messi alle strette dai prezzi più alti sui beni primari, sia per fare un pieno alla propria auto che al supermercato. E ora che i tassi d'interesse stanno aumentando, anche il costo dei prestiti aumenterà. Dovremo aspettarci tassi più elevati sui finanziamenti per le auto, le carte di credito e i mutui.

I rialzi dei tassi saranno quindi un bene per i risparmiatori?

Non proprio. I soldi depositati in conti risparmi e nei CD non hanno guadagnato quasi nulla negli ultimi due anni. Anche se alcune banche aumentano i tassi dopo il rialzo della Fed, questo potrebbe non bastare a compensare l'inflazione attuale.

Come ha reagito il mercato azionario?

Alla notizia di ieri gli investitori non hanno seguito la teoria convenzionale e si sono precipitati nei mercati azionari, portando l'S&P 500 a chiudere in rialzo del 2,2%. Il mercato azionario continuerà a reagire a tutto ciò che sta accadendo – sebbene abbia già prezzato le aspettative per più aumenti quest'anno.

Andrew Hiesinger, CEO di Quant Data, al Fortune ha affermato "Di solito, il mercato azionario riflette ciò che è meglio per l'economia, quindi se gli aumenti dei tassi di interesse sono meglio per l'economia, allora le azioni risponderanno a questo".

Gli investitori potrebbero quindi essere effettivamente sollevati dal fatto che la Fed stia agendo per combattere il più alto livello di inflazione degli ultimi decenni. 

Fonte: NewYorkTimes, Fortune

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