Analisi della liquidità: i volumi e l'open interest

Lo studio della liquidità avviene principalmente tramite l'analisi dei volumi e dell'open interest.

La liquidità indica la facilità con cui si può entrare ed uscire da un trade al giusto prezzo. E’ un fattore molto importante per la riuscita delle proprie operazioni, ed è anche considerato un indicatore dell’interesse nei confronti di un titolo (o un altro strumento finanziario). Lo studio della liquidità è molto importante quando si sceglie di operare con le opzioni, poichè queste, a differenza di altri strumenti finanziari come ad esempio le azioni, sono scambiate meno frequentemente. Quindi per chi opera in opzioni può essere più difficile inserire l’ordine prescelto alle proprie condizioni se prima non si studia la liquidità.

Nelle opzioni, l’alta liquidità è indicata da tre fattori:

  • basso spread tra bid e ask
  • molti cicli di scadenza
  • alti volumi e open interest

Con basso spread tra bid e ask si intende la vicinanza tra i prezzi di vendita e i prezzi di acquisto, che nel caso in cui risultano poco differenti tra loro indicano una maggiore facilità di liquidazione. Se invece la differenza tra bid e ask è alta il mercato è poco liquido, di conseguenza la possibilità di riuscita di un trade risulta più complicata.

I cicli di scadenza sono un altro fattore da considerare per comprendere la liquidità in riferimento alle opzioni. I cicli di scadenza indicano i periodi di validità delle opzioni, e possono essere di settimane, mesi, o anche di più per le opzioni a lungo termine. La maggior parte delle opzioni sono impostate su cicli di tre, sei o nove mesi, ma ci sono anche le eccezioni. Le opzioni con più cicli di scadenza sono quelle con i sottostanti più liquidi.

Con open interest si indica il numero di contratti in essere, quindi non chiusi, nè esercitati nè assegnati, in riferimento ad un determinato titolo. Con volumi si indica il numero totale di contratti scambiati. Lo studio di questi dati è fondamentale per determinare la liquidità del mercato, analizziamoli nel dettaglio.

Open interest

Come abbiamo appena detto, l’open interest riporta il numero di contratti in essere. Questo si usa per monitorare il flusso di contrattazioni nel mercato e la forza del trend, ma è necessario contestualizzare.

Con contratti in essere si intendono i contratti negoziati e non ancora liquidati. Ma non tutti i contratti sono conteggiati, perchè se ad esempio in un giorno un trader che possiede 5 contratti di opzioni li vende ad un altro trader, il trasferimento dei contratti non cambia la cifra dell’open interest, perchè non è stato creato nessun nuovo contratto ma si è trattato solo di un trasferimento di posizione. Il numero di open interest cambia quando un nuovo contratto viene inserito a mercato, o quando si sta chiudendo una posizione.

Quando si studia l’open interest quindi non si può conoscere il numero preciso di opzioni vendute e quello di opzioni acquistate, e questo è uno dei motivi per cui molti trader tendono ad ignorare questi dati.

L'open interest è una misura dell'attività del mercato. Un valore basso indica che ci sono poche posizioni aperte, per cui la liquidità è scarsa. Invece, più alto è il numero e più sarà facile scambiare opzioni ad un prezzo ragionevole.

L’aumento dell’open interest rappresenta l’aumento della liquidità e quindi di possibili guadagni, ma è necessario contestualizzare questi dati confrontandoli con quelli dei volumi. Il confronto tra volumi e open interest è molto utile per identificare le opportunità di trading.

I volumi

La definizione di volumi è il numero di transazioni effettuate in un determinato periodo di tempo in riferimento ad un’attività finanziaria. Un valore alto di volumi significa maggiore liquidità, migliore esecuzione degli ordini e un mercato più attivo.

L’aumento o la diminuzione dei volumi può essere accompagnato dalla variazione del prezzo di uno strumento finanziario, a seconda che sia aumentato o diminuito l’interesse degli investitori nei confronti di esso. Un movimento del prezzo del sottostante accompagnato da volumi più alti del solito è un’indicazione da considerare, e non deve necessariamente essere interpretato come un segnale positivo.

I volumi, come l’open interest, sono quindi indicatori della liquidità di un determinato strumento finanziario e sono molto usati nell’analisi tecnica. Volumi e open interest vengono confrontati per trarre conclusioni sull’andamento delle contrattazioni.Ad esempio, un aumento del volume accompagnato da un aumento dell’open interest e dall'aumento del prezzo del sottostante, sono visti come conferma di un trend, mentre un aumento del volume e un calo dell’open interest, insieme alla diminuzione del prezzo del sottostante, suggeriscono una liquidazione della posizione.

Bisogna tenere sempre presente che il confronto tra volumi e open interest è una continua fonte di informazioni utili per comprendere quale strategia seguire quando si sceglie di operare con le opzioni.

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